Un derby da mille e una notte, che vale un'intera stagione. In Prima Categoria cresce l'attesa per la supersfida di domenica 21 tra la Solesinese di Paolo Borotto ed il Monselice di Luca Simonato, valida come finale playoff del girone D. Un faccia a faccia che sta elettrizzando la settimana delle due squadre, divise da meno di 10 chilometri, che in campionato sono arrivate seconde con 64 punti, arrendendosi solo all'inarrivabile CastelbaldoMasi. Il pronostico è tutto per la compagine di Solesino, che giocherà sul sintetico di casa grazie alla miglior differenza-reti negli scontri diretti: oltre al fattore-campo, i locali avranno l'ulteriore vantaggio di aggiudicarsi lo spareggio anche in caso di parità (dopo, però, aver disputato gli eventuali supplementari). I granata sono imbattuti da dicembre, dall'avvicendamento in panchina tra Angelo Montrone e mister Borotto: 16 i risultati utili consecutivi, frutto di 12 vittorie e 4 pareggi. «Sarà un derby incredibile, con una cornice di pubblico da brividi», prevede il capitano Nicola Muzzolon. «Pur avendo a disposizione due risultati, andremo in campo per vincere. La retrocessione ai playout di un anno fa con il Mellaredo è ancora una ferita aperta: anche lì si giocava in casa e un eventuale pareggio ci avrebbe salvati. Purtroppo non avremo per squalifica il nostro bomber, Davide Ghezzo, ma so che chi giocherà darà il massimo anche per lui». Pochi calcoli per il Monselice, che potrà solo vincere. A spingere i biancorossi ci sarà un autentico esodo di tifosi, più di 500 persone. Gli ultrà sono al lavoro da giorni per organizzare la trasferta e preparare striscioni e coreografie: il colpo d'occhio sarà da pelle d'oca. «Arriviamo alla finale con l'entusiasmo di una neopromossa che si trova ad un passo da un sogno», afferma Stefano Loverro, che del Monselice è capitano e direttore generale. «Siamo tutti elettrizzati, perché non ci saremmo mai aspettati di vivere questa situazione. Sarà comunque durissima, al cospetto di una società storica e seria, che ha allestito una "corazzata" per... uccidere il campionato. I due risultati su tre, uniti al fattore-campo, sono un enorme vantaggio per loro. Dalla nostra avremo la spinta di un'intera città e la serenità di chi non ha nulla da perdere». Matteo Lunardi. 17 maggio 2017.