SOLESINO. Meglio di Re Mida. Mister Paolo Borotto è stato l'autentica arma in più della Solesinese, visto che dal suo arrivo a dicembre al posto di Angelo Montrone non ha mai sbagliato un colpo. Numeri incredibili per l'ex allenatore della Nova Gens, che ha saputo infilare una striscia di 17 risultati utili di fila: 13 vittorie e 4 pareggi che hanno regalato alla compagine granata l'immediato ritorno in Promozione, sancito dal 3-0 nella finale-playoff con il Monselice. «Quando una stagione è lunga una vita, quando il tuo lavoro sembra non bastare, quando all'orizzonte si profila il traguardo, quando senti l'adrenalina che sale, quando la gioia supera la tensione e capisci di avercela fatta, quello è il momento di non essere avari di emozioni e di pronunciare un semplice ma enorme "grazie"» confessa il tecnico «Grazie ai dirigenti che hanno creduto nella mia certosina dedizione al lavoro, nella mia tenacia e nella mia determinazione. Grazie a tutto lo staff, che ha agito con passione e professionalità affinché l'obiettivo stagionale risultasse sempre perseguibile. Grazie ai miei ragazzi: a chi ha giocato tanto e a chi è stato poco impegnato, risultando però sempre presente e partecipe. Grazie a tutti coloro che hanno voluto ad ogni costo scrivere una pagina di storia della Solesinese».Quali sono stati i segreti di questa cavalcata? «Dal punto di vista tecnico ho lavorato molto sul possesso palla, soprattutto per iniziare le azioni dal portiere. Sul piano tattico, esaminate le qualità dei giocatori, ho puntato su un modulo che potesse esaltare le loro caratteristiche e dare, al tempo stesso, più equilibrio alla squadra. A livello gestionale, infine, ho cercato di ricompattare l'ambiente per riuscire a "stare bene tutti insieme", presupposto minimo per condividere obiettivi così ambiziosi. Non ho voluto essere autoritario ma autorevole: scelta rischiosa ma efficace, perché in un gruppo devi entrare in punta di piedi e giocarti la faccia per conquistare la fiducia di tutti. Abbiamo creato una mentalità vincente basata su spirito di sacrificio, cultura del lavoro e massima attenzione ai particolari. Il gruppo ha recepito tutto alla grande e i risultati ci hanno premiato». di Matteo Lunardi. 05 giugno 2017.