«Solesinese, torneremo subito in Promozione»
È la promessa del presidente Castello dopo la retrocessione in Prima. «Faremo leva sull’entusiasmo»
SOLESINO. Amaro finale di stagione per la Solesinese, retrocessa in Prima Categoria al termine del playout contro il Favaro 1948. A nulla è servita infatti la vittoria di domenica per 2 a 1 nella sfida di ritorno sul campo dei veneziani, a causa della sconfitta per 3 a 1 patita all’andata. Per i granata si tratta di un duro colpo, ad un solo anno dal ritorno in quella Promozione che storicamente ha sempre visto la società della Bassa tra le protagoniste. Nonostante il momento difficile, il presidente Roberto Castello non si sottrae ad un’analisi della stagione appena conclusa.
Sia sincero, è una retrocessione difficile da digerire.
«Sicuramente. Fa male perché ovviamente credevamo nella possibilità di salvarci. È andata male, ed ora conta ripartire».
Quali, allora, gli obiettivi per la prossima stagione?
«L’intenzione dev’essere quella di rifarci subito, e l’unico modo per riuscirvi è centrare un nuovo salto di categoria».
Cosa non ha funzionato quest’anno?
«La squadra sicuramente non ha dato tutto quello che avrebbe potuto, non riuscendo ad esprimere le sue qualità. Poi ci sono stati chiaramente anche degli errori della società, e quindi miei. Non mi nascondo, in quanto presidente ho il dovere di prendermi le mie responsabilità. Questi fattori, uniti ad un po’ di sfortuna, hanno purtroppo portato alla retrocessione».
Su che cosa farete leva per ripartire come si deve nel prossimo torneo?
«Sull’entusiasmo. Per chi ama questo sport l’entusiasmo si rinnova sempre, anche dopo le delusioni. Il calcio è così. L’entusiasmo non muore mai, nonostante tutto, quindi sarà fondamentale soprattutto quello per calarci nel migliore dei modi in Prima Categoria e fare del nostro meglio per restarvi il meno possibile» .
Castello dimostra di avere le idee chiare riguardo al futuro suo e del club che guida, e che da sempre rappresenta un punto fermo nella geografica del calcio dilettantistico padovano. Tutto sta a vedere se i suoi propositi di rivincita troveranno concreti riscontri sul campo, il vero giudice. Alberto Locatelli (Mattino di Padova)