La Solesinese svela Verza Baby

La Solesinese svela Verza Baby, mediano e bomber «E' merito delle lasagne»

Mediano, terzino e bomber. Duttilità ed eclettismo allo stato puro. Stiamo parlando di Matteo Verza, giocatore diciannovenne della Solesinese che, oltre ad essere diventato in poco tempo un elemento portante della squadra, ne è pure il capocannoniere.  Ebbene sì, sono già 5 i gol realizzati dal centrocampista, l'ultimo dei quali domenica scorsa contro il Vigodarzere: «Ad inizio stagione non mi sarei mai aspettato di segnare così tanto - sorride Matteo, soprannominato "Verzone" per il suo metro e novanta di altezza - Tanto meno di essere il "bomber" della Solesinese».  Reti che il ragazzone di Stroppare dedica a una persona speciale: «Alla mia fidanzata Giulia, stiamo insieme da un bel po' ed è la mia prima tifosa». Cresciuto nelle giovanili granata ed entrato nel giro della prima squadra nel 2008, l'anno scorso si è confermato a buoni livelli con mister Sabbadin fino alla consacrazione con Ruggero Ricci: «Mi sta dando tanta fiducia, ora sta a me non deludere le aspettative. Ma se sto facendo bene è anche merito degli allenatori che ho avuto in passato. Colgo l'occasione per ringraziarli».  Se il suo idolo assoluto è «Ronaldo, ma il fenomeno che giocava nella mia Inter, non quello del Real», Verza ne ha uno anche nel suo spogliatoio: «Senza dubbio Omar Simonetto, che pure più forte di Ronaldo - scherza - E' un esempio per tutta la squadra». E nella rosa c'è pure il suo grande amico Marco Liviero «con cui ho una buona intesa anche in campo». Fuori dal calcio, Matteo studia Ingegneria Meccanica all'Università di Ferrara e nel tempo libero fa l'animatore al Centro Giovanile di Solesino: «E' un' attività che cerco di fare con impegno e tanta passione. E poi è un'occasione per socializzare e stare in compagnia». Quanto ai gusti musicali il centrocampista adora il rock dei Nickelback, mentre al cinema si diverte con i film comici. E infine svela il vero segreto del suo momento d'oro: «Le lasagne fatte in casa della nonna, semplicemente divine!» (Mattino).