Spollon ci crede: «Solesinese, che carattere»

SOLESINO. Idee chiare e grinta da vendere. Esordio amaro ma con l’onore delle armi per Roberto Spollon, il nuovo allenatore della Solesinese che giovedì scorso ha preso il posto dell’esonerato Riccardo Frasson sulla panchina granata. Per l’ex tecnico del Casalserugo un debutto con sconfitta, il 2-3 interno con la Vigontina di Alessandro Bertan, ma che lascia comunque ben sperare vista la feroce determinazione con cui Pippo Cazzoli e compagni hanno saputo ribattere colpo su colpo ai rossoblù primi della classe. E se poi sul risultato finale hanno influito sia un gol molto contestato (il 3-2 di Alessandro Niero, convalidato dall’arbitro solo dopo un rapido consulto con il guardialinee, che avrebbe spiegato alla panchina della Vigontina di aver alzato la bandierina per ravvisare un fallo di mano sulla linea di porta di un difensore della Solesinese: in caso di non gol sarebbe così stato rigore) sia la successiva espulsione per proteste del capitano Matteo Polato, allora il bicchiere granata può davvero dirsi mezzo pieno. «Sono fiero della prestazione dei ragazzi», ribadisce mister Spollon. «Li ho messi in campo dopo averli visti solo in due allenamenti ma ho subito avuto risposte positive, sia sul piano del gioco che del carattere. Meritavamo di più e contro la capolista questo non è poco». La classifica dice che la Solesinese è terzultima con 8 punti, frutto di una sola vittoria (il 4-1 al CasalserugoBovolenta fanalino di coda, che risale addirittura al 23 settembre) e cinque pareggi. Ma il nuovo condottiero granata non fa una piega. «Mettendo in campo sempre la stessa intensità vista con la Vigontina ci rialzeremo di sicuro. Non giochiamo ogni domenica contro la prima in classifica e con errori arbitrali che ci penalizzano. Basta avere fiducia e continuare a lavorare, lo spirito è quello giusto». L’organico è completo così com’è o serve qualche pedina? «Al momento siamo in emergenza, perché tra infortuni e squalifiche anche con la Vigontina eravamo un po’ ridotti all’osso. Ma alcuni ragazzi sono quasi pronti a rientrare e il gruppo è unito. Sono soddisfatto della rosa che ho a disposizione, per ora andiamo avanti così». Matteo Lunardi (Mattino).