Roberto, 51 anni, allena la Solesinese, Stefano 19, gioca terzino nel Villafranca. Domenica c’è il derby di famiglia.
Solesino. Sangue dello stesso sangue ma nemici sul campo. Che pur vivendo sotto un unico tetto difendono ogni domenica i colori di due squadre diverse dello stesso girone. È la curiosa storia di Roberto e Stefano Spollon, padre e figlio, entrambi protagonisti del gruppo C di Promozione ma con ruoli e responsabilità ben differenti. Il primo, 51 anni, allena la Solesinese, rinata dal suo arrivo a novembre al posto dell’esonerato Riccardo Frasson e trascinata in zona-playoff. Il secondo, 19 anni, è il terzino sinistro della Virtus Villafranca, che in classifica è invece in piena bagarre-playout. Una sfida nella sfida insomma, con i diretti interessati spesso a confronto anche tra le mura di casa a Grisignano. «Parliamo tanto di calcio», ammette papà Roberto, nella vita assicuratore, forte di ben dieci stagioni da mister nel vivaio del Vicenza e di un paio di esperienze in Eccellenza con Casalserugo e San Paolo «Prima della telefonata della Solesinese andavo spesso a vedere Stefano ed è stata una fortuna, ho potuto aggiornarmi sui moduli delle squadre e sulle qualità dei giocatori. I dati mi stanno tornando utili». «Avere il papà che allena nel tuo girone è un vantaggio» conferma Stefano, ex Montecchio e Camisano, addetto alla reception dell’hotel «Piramidi» di Torri di Quartesolo, «C’è un continuo scambio di informazioni che ti fanno preparare meglio le partite». Domenica (neve permettendo) ci sarà l’attesissimo scontro diretto (all’andata a guidare i granata era ancora Frasson), a Solesino: data da bollino rosso? «Non sarà una gara come le altre» annuisce Roberto « A preoccuparmi di più è però mia moglie Ivana, che di sicuro tiferà per lui. Sarò solo contro tutti». «Sull’appoggio della mamma non ci piove» sorride Stefano «Magari cercherò di non guardare troppo la loro panchina». Non sarà comunque il primo faccia a faccia. «Quando allenavo gli Allievi del Vicenza lo sfidai con il Montecchio. All’andata vittoria nostra per 4-3, al ritorno 2-0 per loro. Il bilancio è in parità, a Solesino faremo la bella». «Ricordo bene quelle due partite» risponde Stefano «Tifo per il Vicenza fin da bambino e sfidarlo con lui in panchina è stato pazzesco». Su una cosa padre e figlio sono concordi: dura immaginare un futuro insieme in campo. «Sarebbe una situazione difficile da gestire, sia per i compagni che per la dirigenza. Nel calcio comunque non si sa mai». Matteo Lunardi. "Mattino".