La capolista batte anche la squadra più in forma del momento e già il prossimo turno potrebbe brindare alla promozione
BUSA DI VIGONZA. Nel mirino c’è una data, cerchiata in rosso sul calendario: domenica 7 aprile. La Vigontina, che ieri ha abbattuto con un secco 2-0 una buona Solesinese, vede all’orizzonte il ritorno in Eccellenza dopo una sola stagione di purgatorio nel campionato Promozione. L’inaspettata caduta interna del Campodarsego, primo inseguitore dei rossoblù già battuto nello scontro diretto, porta a quindici i punti di vantaggio, con soli sei turni ancora da giocare: ciò significa che, con un pari del Campodasego tra due settimane al rientro dalla sosta pasquale, agli uomini di Bertan basterà una vittoria per stappare lo spumante. Tra la Vigontina e il titolo ci sono quindi quattro punti, ma solo perché lo scontro diretto del girone di ritorno deve ancora disputarsi. Contro la Solesinese è la solita musica. I padroni di casa partono a ritmo sostenuto, prendendo in controtempo sin dai primi minuti l’avversario. Al 4’ Nassivera stampa il primo legno di giornata direttamente dalla bandierina, quindi Niero non coglie l’attimo adatto per capitalizzare due ghiotte occasioni in area di rigore. Dopo i primi 20’ rinchiusa nei propri quaranta metri, la Solesinese finalmente si scuote, creando le palle-gol più nitide della prima frazione: al 21’ è colossale l’errore di Gasparetto, che impatta male la sfera sottoporta, quindi due minuti dopo è sfortunato Cecchetti, colpito da un guaio muscolare proprio nei momenti precedenti alla conclusione in porta dopo una bella galoppata. Nella ripresa stesso copione: Vigontina dirompente in avvio e Cazzoli provvidenziale in più di un’occasione su Nassivera e Niero, quindi meravigliosa parabola disegnata da Ricco, appena subentrato, che si stampa sull’incrocio dei pali (20’). Ci pensa Donato a sbloccare la situazione e a srotolare il tappeto rosso: colpo di testa sullo spiovente dalla destra e vantaggio meritato (27’). Gli ospiti abbozzano invano una reazione, prima che Niero, in contropiede, chiuda la pratica nel recupero con un tiro a giro che si infila sotto l’incrocio. Francesco Cocchiglia "Mattino".